10 cose di basket nel film “He got game”

He got game di Spike Lee, uscito nel 1998, è considerato uno dei migliori film di basket mai realizzati.

Un vero e proprio atto d’amore per la pallacanestro, firmato da un regista che è anche un grande appassionato, nonché tifoso numero uno dei New York Knicks.

La trama è imperniata sul difficile rapporto tra padre e figlio. Il primo, Jake Shuttlesworth (interpretato da Denzel Washington), è in cella per l’omicidio, seppur involontario, della moglie. Il secondo, Jesus Shuttlesworth (interpretato da Ray Allen), è un grande prospetto all’ultimo anno di liceo che attraversa il periodo più delicato: la scelta del proprio futuro. Decidere cioè se andare in un college o passare direttamente in NBA (nel ’98 era ancora possibile).

Jake viene scarcerato con un permesso temporaneo. Il direttore del penitenziario gli ha promesso uno sconto di pena, se convincerà il figlio a scegliere una determinata università. Ma Jesus, almeno inizialmente, non vuole avere alcun rapporto con il genitore. Non lo ha mai perdonato per quel che ha commesso. Sullo sfondo, tutte le pressioni che un diciottenne destinato a diventare una star deve sostenere. Tra tentazioni di vita, donne e soldi facili, rischi di infrangere le regole e gente che gli sta vicino solo per tornaconto personale.

Fin dall’introduzione, una suggestiva carrellata di canestri, playground e persone di ogni età e sesso che giocano, dalla campagna alla metropoli, He got game è un grande inno al basket. Ma è pure una denuncia a tutto ciò che vorrebbe contaminare la sua purezza. Nel cast, oltre a Denzel Washington e Ray Allen, Milla Jovovich, John Turturro, Rosario Dawson, Bill Nunn. Nel film sono ovviamente presenti tantissimi riferimenti al mondo e alla storia del basket: eccone dieci.

Coney Island

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Foto: Karima / Shutterstock.com

L’iconico quartiere di Brooklyn dove He got game è ambientato. Coney Island sorge su una piccola penisola nella zona sud-ovest del borough newyorchese, affacciato sul mare con i suoi projects (palazzoni di case popolari) e con il celebre luna park caratterizzato dal Cyclone, vecchio roller coaster di legno, e dalla Wonder Wheel, la ruota panoramica. A Coney Island, un tempo zona difficile e oggi più turistica, è radicata una fortissima cultura dei playground e il basket gioca un ruolo determinante nella costruzione di una street cred. Il campo più importante è The Garden sulla Mermaid Avenue, accanto alle O’Dwyer Houses, il complesso dove, nel film, vive Jesus Shuttlesworth.

Abraham Lincoln High School

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Dal punto di vista cestistico, è il liceo più importante di Coney Island e uno dei più importanti di tutta New York. Fondata nel 1929, dalla Lincoln High School sono usciti Stephon Marbury (citato nel film), Sebastian Telfair, Jamel Thomas, Lance Stephenson, Isaiah Whitehead. Non distante sorge la scuola rivale, la Grady High School. Chi gioca a basket a Coney sogna prima di vestire la maglia dei Railsplitters e poi di andare al college e in NBA. The Rail Splitter era un soprannome del presidente Lincoln che ricordava un suo umile lavoro di gioventù: il termine indica un operaio che spacca tronchi d’albero in lunghe assi, utilizzate per costruire recinti e staccionate.

Ray Allen

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All’epoca delle riprese, Ray Allen ha 23 anni e gioca nei Milwaukee Bucks. La sua performance nei panni di Jesus Shuttlesworth è una rivelazione sorprendente, per uno come lui che non aveva alcuna esperienza di cinema. Si preparò infatti per otto settimane con un insegnante di recitazione. In realtà, la prima scelta per la parte del protagonista era ricaduta su Kobe Bryant. Ma l’allora numero 8 dei Lakers rinunciò, perché voleva dedicare tutto il suo tempo ad allenarsi in seguito alla delusione per i quattro famosi air ball nei playoff 1997 contro Utah. Tracy McGrady e Allen Iverson, invece, non convinsero Spike Lee.

Denzel Washington

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L’attore originario di Mount Vernon, New York, ai tempi del film ha 44 anni e nella scena cruciale se la deve vedere in uno-contro-uno al playground contro “suo figlio” Ray Allen alias Jesus Shuttlesworth. La sua abilità con la palla a spicchi non ha tuttavia richiesto l’utilizzo di una controfigura. Denzel Washington, infatti, negli anni ’70 ha fatto parte della squadra di basket della Fordham University, storico ateneo di New York presso cui studiava recitazione e giornalismo. Suo allenatore era P.J. Carlesimo.

Earl Monroe

earl monroe black jesus

Campione NBA con i New York Knicks nel 1973, Earl Monroe è stato uno dei migliori giocatori NBA dalla fine degli anni ’60 e per tutto il decennio successivo. Spike Lee lo volle come consulente tecnico per He got game e nel film è contenuto un grande tributo a “The Pearl”: nella scena in cui passeggia sul Boardwalk con Ray Allen, Denzel Washington alias Jake Shuttlesworth spiega di aver chiamato il figlio Jesus in omaggio a “Black Jesus”, l’altro soprannome di Monroe risalente ai tempi in cui giocava nei Baltimore Bullets. Anni in cui, secondo quanto si apprende dal dialogo, giocava con molta più libertà di esprimere il proprio talento rispetto a quando era ai Knicks.

Lettera d’intenti

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Praticamente sta al centro della vicenda narrata in He got game: Jake la consegna a Jesus per fargliela firmare. La lettera d’intenti (NLI, National Letter of Intent) è il documento vincolante con cui uno studente atleta in uscita dalla high school accetta di iscriversi a un’università. E quindi di giocare per la sua squadra, ricevendo una borsa di studio. Per tradizione veniva inviata via fax dallo studente reclutato al dipartimento sportivo del college. L’impegno, a quel punto, diventa ufficiale, mentre prima della firma è soltanto verbale. Una delle numerose e complesse norme e prassi che regolano il reclutamento nella NCAA.

Rick Fox

rick fox

Giocatore canadese classe 1969 e all’epoca in forza ai Los Angeles Lakers, con un passato ai Boston Celtics, una volta ritiratosi dal basket Rick Fox è diventato attore e imprenditore a tempo pieno. Tuttavia, anche quando era ancora in campo, si è divertito a ricoprire alcune parti nei film di basket Blue Chips. Basta vincere, Eddie. Un’allenatrice fuori di testa e, appunto, He got game. Qui interpreta Chick Deagan, uno studente della fittizia Tech University incaricato di fare da cicerone (e di recapitargli un paio di donnelle…) a Jesus Shuttlesworth durante la visita al campus. Ala piccola, Fox ha vinto tre titoli consecutivi con i Lakers nel 2000, 2001 e 2002.

Air Jordan

air jordan 13 he got game

Desideroso di un paio di scarpe nuove e di tornare finalmente a saggiare l’asfalto dei playground di Coney Island, Denzel Washington entra in un negozio di articoli sportivi per comprarsi un paio di Air Jordan, subito notate da Ray Allen quando i due si incontrano. Quello presente nel film è il modello Air Jordan 13, ideato da Tinker Hatfield, che Michael Jordan portava quando ha vinto il suo sesto titolo NBA nel 1998. La linea di scarpe da basket Air Jordan, ispirata al soprannome più conosciuto di MJ, è stata lanciata da Nike per la prima volta nel novembre 1984.

La statua di Michael Jordan

michael jordan statue chicago

Negli anni ’90, Michael Jordan è ovviamente una sorta di divinità onnipresente. He got game è ambientato a Brooklyn, che è anche il luogo di nascita del 23 dei Chicago Bulls, poi cresciuto interamente nel North Carolina. Verso la fine dell’intro del film, compare la statua dedicata a MJ, che si trova a Chicago, presso lo United Center. La scultura in bronzo è stata inaugurata il 1° novembre 1994 ed è stata realizzata dagli artisti Omri Amrany e Julie Rotblatt-Amrany. Conosciuta anche come The Spirit, la statua fu realizzata dopo il primo ritiro di Jordan, nel 1993; è alta 3,70 metri e poggia su un piedistallo di granito nero alto 1,50 metri. Ritrae MJ nella sua iconica posizione di jumpman.

Camei e comparse

lincoln team

Nell’immaginaria puntata di Sportscenter, il celebre format di ESPN, dedicata a Jesus Shuttlesworth, compaiono in rapida successione le star NBA Shaquille O’Neal, Reggie Miller, Bill Walton, Scottie Pippen, Charles Barkley; i coach NCAA Jim Boeheim (Syracuse), Lute Olson (Arizona), John Chaney (Temple), John Thompson (Georgetown), Dean Smith (North Carolina); il noto commentatore Dick Vitale; e infine Michael Jordan che pronuncia la frase “He got game” (“ha il gioco dentro, ha la stoffa“). Walter McCarty, Travis Best e John Wallace, tutti giocatori NBA di secondo piano (gli ultimi due visti anche in Italia) sono tra i compagni di squadra di Jesus alla Lincoln High School.

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