Equality: uguali sul campo, uguali ovunque

Se possiamo essere uguali qui, possiamo essere uguali ovunque”. Equality, la nuova campagna cross-mediale di Nike a sostegno di uguaglianza, diversità e inclusione, parte dal campo.

Da un qualsiasi rettangolo di cemento nel mondo dove giovani di ogni provenienza, colore, religione, orientamento sessuale, si ritrovano insieme per giocare. Un nome semplice e profondo. “Uguaglianza”, come il valore che esprime, raccontato in un video.

Con questa campagna, partita in Nord America a inizio febbraio 2017, Nike vuole quindi utilizzare la potenza dello sport per ispirare le persone ad agire nella vita quotidiana secondo questi valori. Oltrepassando le linee del campo di gioco, anzi portando in ogni luogo la “magia” che si crea al loro interno.

Equality: l’uguaglianza non ha confini

Per troppo tempo – sostiene Nike – questi ideali hanno trovato rifugio solo all’interno di queste linee”. Cioè le linee di un campo. Che può essere da basket, tennis, calcio, football, atletica o qualsiasi altra disciplina. E sono campi affollati da atleti intenti a dare il loro meglio, quelli che vengono ripresi in serie nello spot, dall’alto, per evidenziarne bene le linee regolamentari che stanno al centro del concept.

L’invito di Nike è prendere i valori di correttezza e rispetto incarnati dallo sport e trasferirli e metterli in pratica anche al di fuori. Nella vita di tutti i giorni, nella comunità in cui si è attivi.

Sul campo di gioco “tu sei definito dalle tue azioni, non dal tuo aspetto o dal tuo credo”. Lì l’unico obiettivo è la vittoria, gareggiare al meglio delle proprie possibilità, impegnarsi insieme per un risultato. Sul campo “il sogno della correttezza e del rispetto reciproco continua a vivere”. E allora, chiede Nike, perché non fare in modo che, nel mondo, le uniche linee divisorie degne di essere tracciate siano quelle di un campo sportivo?

Equality should have no boundaries, l’uguaglianza non dovrebbe avere confini. Il mondo sarebbe migliore se tra le persone, ovunque, ci fosse quel legame che si crea tra i giocatori – compagni e avversari – nello sport.

LeBron, KD, Serena per Equality

Diretto da Melina Matsoukas, il video (in inglese) annovera alcune icone dello sport che fanno parte della “scuderia” del colosso di Beaverton: le stelle NBA LeBron James e Kevin Durant, la tennista Serena Williams, il giocatore di football americano Victor Cruz, la calciatrice Megan Rapinoe (dichiaratamente omosessuale), la velocista Dalilah Muhammad, statunitense musulmana medaglia d’oro a Rio 2016, la ginnasta Gabby Douglas.

Il loro esempio incita ad aprire gli occhi e a elevare su un orizzonte più ampio gli ideali positivi che lo sport incarna. La voce è di Michael B. Jordan, attore già protagonista del film di pugilato Creed, mentre il brano musicale è A change is gonna come di Sam Cooke, cantato da Alicia Keys. L’impegno diretto di Nike si traduce nella donazione di 5 milioni di dollari nel 2017 a organizzazioni che promuovono l’uguaglianza, tra cui Mentor e PeacePlayers International. L’All-Star Game NBA 2017 a New Orleans vede l’impegno in prima linea degli atleti Nike.

La risposta a ogni muro e discriminazione

La possibilità di avere successo non dovrebbe subire discriminazioni, così come il merito dovrebbe oscurare il colore”, prosegue il video. Il lancio, ad arte, è avvenuto durante le prime settimane della presidenza Trump. Un momento caratterizzato da forti tensioni e da una consistente preoccupazione per il rafforzarsi di sentimenti discriminatori nella società americana e mondiale.

All’innalzamento di muri, con Equality Nike e i grandi dello sport rispondono con un netto schieramento a favore dell’uguaglianza. Senza se e senza ma. Se nello sport il campo è una dimensione in cui si realizzano pienamente l’accesso ai diritti e la convivenza tra persone di differenti culture, allora è necessario che questo spirito oltrepassi i limiti e si diffonda nel mondo. Perché “la palla rimbalza allo stesso modo per tutti“.

Condividi:

Lascia un commento