Nell’estate 2019 un playground di Oakland, importante punto di riferimento per i ragazzi del posto, è stato rinnovato grazie all’interessamento di Steph Curry.
Si tratta del campetto di Concordia Park, a East Oakland, settore notoriamente difficile della città californiana della Bay Area, situata esattamente di fronte a San Francisco.
Tutto nasce da un tweet
Nimrod Cain, in arte Nimsins, vive a East Oakland, è un insegnante, un MC e come tanti si diverte a giocare a basket al playground.
Contrariato dal fatto di trovare il suo abituale campo sempre in cattive condizioni – senza luci, il fondo sconnesso, un canestro mancante – ha iniziato a cercare supporto nella comunità locale per risistemarlo. Nella zona, infatti, si trovano varie scuole e disporre di un’area sicura per giocare e fare sport è quanto mai fondamentale per i giovani del quartiere.
Nimsins fa inoltre un tentativo: coinvolgere i Golden State Warriors. Probabilmente non si aspettava di essere ascoltato, ma ci prova lo stesso: scrive un tweet spiega la situazione, menzionando l’account ufficiale della squadra e quelli personali di quattro giocatori: Draymond Green, Jordan Bell, Kevon Looney e Alfonzo McKinnie.
La risposta di Steph Curry
Nonostante il profilo di Nimsins conti appena un centinaio di follower, il suo tweet non passa inosservato. Viene infatti notato, oltre che dai diretti taggati, anche e soprattutto da Steph Curry, che in quel momento è in tour promozionale in Asia con il suo sponsor Under Armour.
Il numero 30 degli Warriors, fervente cristiano e non nuovo ad attività filantropiche finalizzate a restituire qualcosa alla comunità di Oakland, coinvolge subito la Under Armour e l’idea di ristrutturare il playground di Oakland prende corpo. Viene coinvolta la Eat. Learn. Play. Foundation, cioè la fondazione benefica guidata dalla moglie Ayesha, e trovato il sostegno di un altro importante sponsor: la banca Chase.
In agosto il campetto è finalmente inaugurato con un camp per i ragazzi del posto tenuto dallo stesso Curry. Una festa di basket e allegria in cui Steph incontra Nimsins donandogli un paio delle sue scarpe Under Armour personalizzate.
Le parole sul playground
Il nuovo design del playground di Concordia Park a Oakland è stato realizzato dagli Illuminaries, un collettivo di street artist composto da Steve Ha, Tim Hon e Romali Licudan, molto attivi nella Bay Area e a San Diego.
Sono stati scelti colori vivaci ma non troppo accesi: azzurro chiaro e giallo ocra, un accoppiamento cromatico che in qualche modo rimanda ai Golden State Warriors. Il rettangolo è composto da piccoli quadrati, a dare l’idea del piastrellato.
Il lavoro si sviluppa in senso longitudinale. Su uno sfondo nero, il campo è percorso da frasi legate alla vita e alla carriera di Steph Curry, rese in un lettering moderno e metropolitano. In giallo si leggono Oakland, il nome della città, e Eat Learn Play, il nome della fondazione benefica. In celeste Ruin the game e I can do all things.
La prima, l’imperativo “Rovina il gioco“, si riferisce all’accusa bonaria rivolta a Curry, anche da alcuni compagni di squadra, per aver proiettato il basket, grazie al suo stile, in una dimensione completamente nuova rispetto al passato. La seconda è un omaggio al verso evangelico contenuto nella lettera di San Paolo ai Filippesi (4:13) che da sempre ispira Curry a cercare ogni giorno la grandezza.
Su una linea di fondo c’è una sorta di skyline con elementi architettonici della città e altri motivi legati al basket.