Terzo episodio dedicato ai giocatori nati nello stato di New York. In questo appuntamento il focus si sposta sulle personalità entrate nella Hall of Fame e nate nel borough di Brooklyn.
Giocatori sì, ma prima di tutto figure diventate simboliche dai playground newyorkesi ai parquet fino alle panchine, ricoprendo il ruolo di head coach. Una rassegna dedicata a nomi che hanno lasciato l’impronta nel basket a stelle e strisce.
Nato a Brooklyn, Larry Brown ha maturato un’esperienza come coach nel college basketball, prima di approdare in NBA nel 1975. Nella sua lunga carriera ha allenato Nuggets, Nets, Spurs, Clippers, Pacers, Sixers, Pistons, Knicks e Bobcats. Ha conquistato un titolo con i Detroit Pistons nel 2004 e un piazzamento storico ai playoff 2010 con i Bobcats. Ha messo a referto diversi riconoscimenti olimpici: la medaglia d’oro come giocatore nel 1964 a Tokyo e un bronzo come allenatore nel 2004. Una breve parentesi in Italia all’Auxilium Torino nel 2018, dove ha ritrovato Carlos Delfino che aveva allenato a Detroit. A partire dal 2002 è entrato a far parte del Naismith Memorial Basketball Hall of Fame come allenatore.
Connie Hawkins, scomparso nel 2017, è stato una stella dei playground newyorkesi, dove ha mosso i primi passi nel mondo della pallacanestro. L’esperienza promettente alla high school, gli ha permesso di essere selezionato dalla University of Iowa. E’ stato espulso in seguito a un caso di scommesse sportive ed è passato in ABL ai Pittsburgh Rens. Il successivo trasferimento agli Harlem Globe Trotters, lo ha portato in ABA nelle fila dei Pittsburgh Pipers. Ha vinto il suo secondo MVP a fine stagione, il primo lo aveva vinto in precedenza con i Rens. La firma con i Phoenix Suns, lo ha portato alla sua prima stagione Nba e alla conquista dei play-off. Un’esperienza sulla West Coast, ai Los Angeles Lakers nel 1973, prima di finire la carriera ad Atlanta. I Suns hanno ritirato la sua maglia e dal 1992 è membro della Naismith Memorial Basketball Hall of Fame.
Forse non tutti sanno che Michael Jordan è nato nel quartiere di Fort Greene, a Brooklyn. Il leggendario giocatore, attuale presidente degli Charlotte Hornets, dopo la nascita si è trasferito con la famiglia a Wilmington, in North Carolina, il loro luogo di origine. Non mi dilungo a fornire dettagli sulla carriera di Jordan, dato che stiamo rivivendo la sua storia nelle puntate di The Last Dance su Netflix. Mi limito soltanto a ricordare che è stato introdotto nella Naismith Memorial Basketball Hall of Fame sia come giocatore individuale, sia come membro del Dream Team.
Un altro giocatore simbolo nato a Brooklyn è Bernard King. Dopo aver frequentato l’Università del Tennessee, è stato scelto dai New York Nets al Draft NBA del 1977. Ha giocato ai Jazz nella stagione 1979-80, prima del passaggio a Golden State, dove ha collezionato cifre da record: 21,9 punti nel suo primo anno e 23,2 nel successivo. Nel 1983 è passato ai New York Knicks e un anno più tardi ha segnato 60 punti nella sconfitta di Natale contro i New Jersey Nets. Un brutto infortunio rimediato nel marzo 1985 lo ha allontanato dal campo per la stagione seguente. Nel 1987 è approdato ai Washington Bullets e ha collezionato una media di oltre 20 anni in tre stagioni. Ha giocato l’ultima stagione della sua carriera, la 1992-1993, con i New Jersey Nets e dal 2013 è parte della Hall of Fame.
Chris Mullin (foto in alto) ha giocato nel ruolo di ala per i Golden State Warriors dal 1985 al 1997. È quindi passato ai Pacers dove è rimasto fino al 2000, prima di concludere la stagione di nuovo a Oakland nella stagione 2000-2001. I Warriors nel 2012 hanno ritirato la maglia numero 17 in suo onore. Ha collezionato due ori alle Olimpiadi del 1984 a Los Angeles e nel 1992 a Barcellona con il Dream Team. Dal 2015 al 2019 ha allenato St. John’s University, di cui era stato uomo di punta raggiungendo la Final Four NCAA nel 1985, prima di coprire il ruolo di commentatore alle partite di Golden State per NBC Sports Bay Area. È stato introdotto due volte nella Hall of Fame, nel 2010 come membro del Dream Team e nel 2011 come giocatore individuale.
Lenny Wilkens è nato nel quartiere di Bedford-Stuyvesant a Brooklyn, ha frequentato il Providence College, prima di essere scelto al Draft 1960 dai St. Louis Hawks dove ha giocato fino al 1968. Ha collezionato esperienze importanti ai Sonics, poi a Cleveland prima di concludere la carriera da giocatore a Portland nel 1975. Allenatore da record, è stato head coach dei Seattle SuperSonics, Portland Trail Blazers, Cleveland Cavaliers, Atlanta Hawks, Toronto Raptors e New York Knicks. Ha vinto il campionato con Seattle nel 1979 e ha condotto il Dream Team al secondo oro alle Olimpiadi di Atlanta del 1996. È entrato a far parte del Naismith Memorial Basketball Hall of Fame nel ruolo di giocatore, allenatore e membro dello staff tecnico del Dream Team.