Cinque sono le arene dei Mondiali di basket 2023. La competizione, per la prima volta nella sua storia, si svolgerà a fine estate in tre differenti paesi: Filippine, Giappone e Indonesia.
Si tratta, inoltre, dei secondi Mondiali di pallacanestro consecutivi in Asia, dopo che l’edizione 2019 è stata ospitata dalla Cina. Per l’Indonesia è un debutto assoluto come paese organizzatore (anche se in campo non ci sarà nemmeno la sua nazionale), mentre le Filippine lo erano già state nel 1978 , quando vinse la Jugoslavia, e il Giappone nel 2006, anno del trionfo della Spagna.
La diciannovesima Coppa del Mondo FIBA, a cui prendono parte 32 squadre, è in programma dal 25 agosto al 10 settembre. Tre delle arene dei Mondiali di basket si trovano nelle Filippine, nell’area metropolitana della capitale Manila, una a Jakarta in Indonesia e una a Okinawa, in Giappone.
La fase finale si tiene interamente nelle Filippine, nazione in cui la pallacanestro è molto popolare, nonostante la loro rappresentativa – i Gilas Pilipinas – non sia una delle più forti. Ma la tradizione è lunga e la passione enorme, tanto che il campionato locale – la PBA – è preso molto sul serio e si gioca in grandi impianti. Questo aspetto dovrebbe garantire un’ottimale cornice di pubblico.
Andiamo quindi alla scoperta, una per una, delle cinque arene in cui si giocherà la FIBA Basketball World Cup 2023.
Philippine Arena, Bocaue
La Philippine Arena è uno stadio indoor da 55.000 posti in stile modernista ed è la principale tra le arene dei Mondiali di basket 2023. Aperta nel 2014, si trova a Bocaue, circa 30 chilometri a nord di Manila, e fa parte di un grande complesso sportivo e turistico, la Ciudad de Victoria. Appartiene alla New Era University, istituzione della Iglesia Ni Cristo, una confessione della zona.
Infatti, i raduni religiosi sono uno degli utilizzi di questo stadio, oltre ovviamente a concerti e sport, soprattutto pugilato (lo sport nazionale insieme al basket), tennis, pallavolo e altre discipline. Non il calcio, però: le dimensioni del campo sono troppo piccole. La Philippine Arena raggiunge un’altezza di 65 metri e ha la struttura di un anfiteatro.
Il progetto, ispirato ad alcuni elementi della natura locale come l’albero di Narra e il banian, oltre che alle capanne nipa hut, reca la firma di Populous, mentre l’area circostante è stata progettata da PWP Landscape Architecture, entrambi noti studi statunitensi.
Ospita i quarti di finale, le semifinali e la finale.
Smart Araneta Coliseum, Quezon City
Soprannominato The Big Dome per via della struttura a cupola in cemento, lo Smart Araneta Coliseum è la principale arena del basket filippino nonché quella di maggior prestigio. Venne infatti inaugurata nel 1960 nel complesso commerciale di Araneta City, a Quezon City, grande e vivace città satellite appena a nord di Manila, fondata nel 1939.
Nel 1952 l’influente uomo d’affari Jesus Amado Araneta acquistò il terreno dalla Radio Corporation of America e nel giro di qualche anno vi tirò su l’Araneta Coliseum (l’aggiunta del nome Smart dipende dall’abbinamento commerciale con una compagnia telefonica). Il 1° ottobre 1975 fu teatro del celebre incontro di pugilato tra Muhammad Alì e Joe Frazier, vinto dal primo e ricordato come Thrilla in Manila.
Nel 1978 ospitò i Mondiali di basket e nel 1979 una partita di esibizione dei Washington Bullets, campioni NBA l’anno precedente, contro una selezione della PBA. Dopo le ristrutturazioni del 1999 e del 2012, oggi The Big Dome si presenta con una capienza di 14.360 spettatori.
Ospita i gruppi A e B della prima fase e il gruppo I della seconda.
Mall of Asia Arena, Pasay
La Mall of Asia Arena ha un’ardita architettura a forma di occhio, con facciata interamente a vetri. Si trova nel perimetro del gigantesco centro commerciale e congressuale SM Mall of Asia a Pasay, sobborgo meridionale di Manila. È stata inaugurata nel 2012 con un concerto di Lady Gaga.
All’interno dispone di tribune retrattili e modulabili, oltre che di 41 suite di lusso. La Mall of Asia Arena è uno dei principali impianti al coperto delle Filippine, insieme alla Philippine Arena e allo Smart Araneta Coliseum. La capienza raggiunge i 16.500 posti.
Una delle più interessanti tra le arene dei Mondiali di basket, il 10 ottobre 2013 ha ospitato la partita di prestagione NBA tra Houston Rockets e Indiana Pacers, vinta dai texani 116-96.
Ospita i gruppi C e D della prima fase e il gruppo J della seconda.
Okinawa Arena, Okinawa
L’unica location in Giappone dei Mondiali 2023 è l’isola e la città di Okinawa, famosa per la terribile battaglia della seconda guerra mondiale. Situata tra il Mar Cinese Orientale e il Mare delle Filippine, principale delle isole dell’arcipelago Ryukyu, Okinawa ha un clima umido subtropicale. Una parte dell’isola è ricoperta da foresta pluviale.
Retaggio degli eventi bellici, la sua economia è tuttora basata, oltre che sul turismo, sulla presenza di varie basi militari americane, anche se i rapporti con la popolazione locale non sono sempre stati tranquilli. La presenza degli Stati Uniti ha tuttavia contribuito a sviluppare una certa cultura di basket. I Ryukyu Golden Kings, ad esempio, sono una delle squadre più popolari della pallacanestro nipponica.
La Okinawa Arena è in funzione dal 2021 e può contenere 8.500 spettatori. Sorge sul terreno dove in precedenza c’era un’arena per la lotta dei tori, un’antica tradizione del posto.
Ospita i gruppi E e F della prima fase e il gruppo K della seconda.
Gelora Bung Karno, Jakarta
In Indonesia la pallacanestro è uno sport relativamente giovane. La prima partita tra due squadre di vertice si disputò soltanto nel 1982. Il basket, in ogni caso, arrivò qui negli anni ’20 del ‘900 grazie a immigrati provenienti dalla Cina. Oggi c’è un aumento di interesse, sia per la NBA che per le leghe locali. L’ex presidente dell’Inter Erick Thohir è un grande appassionato, nonché ex presidente federale.
I Mondiali trovano posto nella capitale Jakarta in un’arena nuovissima da 16.000 spettatori, Gelora Bung Karno Sports Complex, ultimata a giugno. Costruita secondo i concetti dell’edilizia green, presenta un’architettura ispirata ai cestini intrecciati, impilati l’uno sull’altro.
Il progetto vuole rappresentare lo spirito collettivistico del Gotong Royong, un aspetto chiave della cultura indonesiana. Esprime l’importanza di svolgere compiti differenti ma finalizzati a un obiettivo comune, così come un’insieme di diversità che si uniscono e si rispettano contribuiscono a formare una nazione forte.
Ospita i gruppi G e H della prima fase e il gruppo L della seconda.
Prima foto in alto tratta da Populous.com