Il PalaBigi di Reggio Emilia, contrazione del nome esteso Palazzetto dello Sport “Giulio Bigi”, è stato riaperto a settembre 2022 dopo un lungo e profondo intervento di ristrutturazione e adeguamento.
Questi lavori hanno consentito il ritorno della Pallacanestro Reggiana nella sua storica casa, di proprietà comunale, dopo due stagioni di trasferimento a Bologna a causa dell’indisponibilità della struttura di Via Guasco datata 1968.
Il progetto di riqualificazione era già iniziato negli anni 2016-2017 con una serie di migliorie. In tale occasione, la capienza dell’impianto aumentò dai precedenti 3500 spettatori agli attuali 4530. Questo grazie alle nuove tribune sui lati corti (le “curve”, se così si possono definire) e all’installazione dei seggiolini (fino ad allora limitati alla tribuna d’onore) che consentirono di quantificare i posti con precisione.
Il secondo e ultimo stralcio, il cui avvio previsto nel 2019 non è partito prima del 2021, ha introdotto importanti rinnovamenti al PalaBigi di Reggio Emilia. Tra essi, il rifacimento del parquet e della copertura e una totale riprogettazione degli impianti secondo criteri di efficienza energetica. Un aspetto ormai essenziale in qualsiasi costruzione.
PalaBigi di Reggio Emilia: le novità
I lavori di riqualificazione del palasport reggiano hanno riguardato innanzitutto interventi strutturali, finalizzati a rendere l’edificio più sicuro. Quindi, adeguamento antisismico e consolidamento delle strutture portanti in cemento armato, nonché del tetto. Con la rimozione del fatiscente controsoffitto interno, sono state lasciate a vista le travi della struttura, per un aspetto più moderno e suggestivo.
Il contenimento della dispersione energetica avviene ora attraverso un rivestimento esterno in alluminio a incastro, con una sottostante lana di roccia per favorire l’isolamento termico. Il tutto insieme al nuovo sistema di riscaldamento e ventilazione degli ambienti interni. Pannelli in policarbonato e lamiera oscurante hanno sostituito le vecchie vetrate. Il campo ha un’illuminazione con tecnologia LED.
La ristrutturazione del PalaBigi di Reggio Emilia è finalizzata ad aumentare il comfort e l’accessibilità per spettatori, atleti e addetti. Completamente rinnovati e ampliati spogliatoi (4 per atleti, 3 per gli arbitri e 1 per gli staff), infermeria, palestra, sala stampa, uffici, magazzini, servizi igienici. Un nuovo ascensore consente il superamento delle barriere architettoniche. Tra le novità, all’esterno, un murale in omaggio a Kobe Bryant. A lui e a sua figlia Gianna era già stato intitolato il largo adiacente al palazzetto.
La storia del PalaBigi
Inaugurato nel 1968, il PalaBigi è uno dei palasport più longevi d’Italia tra quelli utilizzati per il basket. La sua struttura vintage con copertura concava a “M” lo rende indubbiamente interessante, anche se molti lo considerano ormai inadeguato per le esigenze dello sport di oggi. Tra l’altro, la sua posizione in centro città, accanto all’antica Basilica della Beata Vergine della Ghiara, non è delle più comode.
Intitolato all’assessore Giulio Bigi, che ne promosse la costruzione, l’impianto poteva contenere nei primi anni fino a 5000 persone, in un’epoca in cui comunque si badava meno alle questioni di capienza e sicurezza. Una caratteristica del palazzetto di Reggio Emilia era il parquet in legno scuro, sostituito nel 1998. La tifoseria organizzata trova posto nella curva sul lato di Via Guasco.
Al PalaBigi si è svolta tutta la storia della Pallacanestro Reggiana, fondata nel 1974 e approdata per la prima volta in A1 nel 1984, con in squadra Montecchi, Brumatti, Morse. E in seguito Joe Bryant, con il piccolo Kobe che visse a Reggio anni indimenticabili. Negli anni ’90 l’era del compianto Mike Mitchell e di coach Lombardi: nel 1998 la storica cavalcata, anche grazie a un giovane Gianluca Basile, fino alle semifinali scudetto, appena un anno dopo essere risalita dalla A2. In tempi più recenti, con coach Menetti, la stagione dell’EuroChallenge vinta nel 2014 e le due finali scudetto perse nel 2015 e 2016.
