Il PalaLido di Milano oggi è una nuvola: Allianz Cloud

Una nuvola a Milano. Si chiama Allianz Cloud il nuovo PalaLido, sorto sulle macerie del vecchio impianto che fu la casa delle gloriose “Scarpette Rosse”. Cinque anni la durata dell’accordo di sponsorizzazione con il colosso assicurativo tedesco, che in Italia dà già il nome al palazzo di Trieste (Allianz Dome) e allo stadio della Juventus (Allianz Stadium).

Progettato dallo studio bolognese TECO+Partners e inaugurato nel giugno 2019, l’Allianz Cloud si presenta come un palasport multifunzionale all’avanguardia, che non dimentica però la tradizione del luogo.

La struttura interna, infatti, richiama esplicitamente i due anelli di gradinate del vecchio PalaLido. Così come all’esterno, con la forma ellittica i progettisti hanno voluto mantenere un altro tratto distintivo del preesistente edificio: l’idea del “catino”, risultante dall’allora tetto curvo. Inoltre, parte della pavimentazione del vecchio campo di gioco è stata recuperata e inserita a intarsio nei pavimenti dell’attuale impianto.

L’innovazione, tuttavia, è dirompente. La capienza, dagli originari 3500 posti, è stata elevata a 5309, di cui 2055 nel primo anello e 3254 nel secondo, tutti con seggiolini blu e azzurri. 4 gli skybox e 3 i bar. Al centro scende uno schermo ottagonale. L’aspetto energetico è centrale nel progetto. L’Allianz Cloud, che si sviluppa su una superficie di 4650 metri quadrati, è illuminato da 124 fari LED e 650 corpi illuminanti, è coperto da un tetto rivestito da pannelli fotovoltaici e isolanti ed è climatizzato con un impianto di riscaldamento e condizionamento modulare.

Dal PalaLido all’Allianz Cloud

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Il vecchio PalaLido in una foto del 2005.

Il vecchio PalaLido di Milano ha avuto cinquant’anni di storia. Ed è stato teatro della grande Olimpia, nota come Simmenthal o con le successive denominazioni commerciali, che primeggiava in Italia e in Europa. Allenatori come Cesare Rubini, Dan Peterson, Sandro Gamba, Valerio Bianchini, Dido Guerrieri si sono seduti in panchina qui. Così come campioni del calibro di Bill Bradley, Chuck Jura, Joe Barry Carroll, Mike D’Antoni, hanno calcato lo storico parquet di Piazzale Carlo Stuparich, in zona San Siro.

Non solo sport: al PalaLido si sono esibiti in concerto alcune delle più grandi band della storia del rock, dai Rolling Stones ai Deep Purple, dagli Europe ai The Police.

Nel 2010 la chiusura definitiva, a quasi mezzo secolo dall’inaugurazione avvenuta nel 1961. Due anni dopo arrivano le ruspe a radere al suolo l’intero PalaLido, di proprietà del Comune di Milano. Il nuovo impianto sarebbe dovuto sorgere sotto il segno di Giorgio Armani come casa dell’Olimpia, spostando al Mediolanum Forum soltanto le partite più importanti. Avrebbe avuto l’aspetto di un’astronave argentata e si sarebbe chiamato PalaAJ. Ma i notevoli problemi finanziari e burocratici che rallentano i lavori inducono il proprietario dell’Olimpia ad abbandonare la partita all’inizio del 2016. Il Comune di Milano, grazie a importanti partnership tra pubblico e privato, riesce comunque a portare a termine l’opera.

All’Allianz Cloud dalla stagione 2018-19 giocheranno la PowerVolley Milano in SuperLega e l’Urania Basket, società milanese fondata nel 1952 che è riuscita a conquistare la promozione in Serie A2. Il palasport sarà una delle sedi dei Giochi Olimpici invernali Milano-Cortina 2026.

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