La pagina Instagram Thunder Matchups (@thunder_matchups) è un punto di riferimento per tutti i tifosi degli Oklahoma City Thunder e in generale per gli appassionati di analisi NBA.
L’ha creata un italiano, Luca Monacchi, 26 anni, un passato da giocatore, unendo così la passione per il basket e quella per le statistiche. Ne è nata una pagina interamente in inglese, molto curata dal punto di vista grafico e ricca di contenuti che vivisezionano quotidianamente tutto ciò che si possa sapere sulla squadra di Chris Paul e Danilo Gallinari.
In questa intervista, Luca ci parla del suo progetto e dei successi raggiunti finora.
Luca, raccontaci cosa fai nella vita e come è nata la tua passione per la pallacanestro.
Vivo in provincia di Pesaro e Urbino e sono il titolare di una piccola azienda che vende prodotti tipici del territorio. Mi sono appassionato al basket da ragazzino, andando a provare qualche allenamento nella squadra under 13 di Acqualagna, il mio paese. Non vorrei parlare della mia esperienza da giocatore, per non sembrare troppo sbruffone, ma sono abbastanza soddisfatto della mia “carriera” in campo, perché visti i tanti problemi fisici e la mia statura di 1,78 scarsi mi sono tolto parecchie soddisfazioni nel mio piccolo! La mia fortuna è stata avere coach che hanno lavorato anche in Serie A e B, con modi e stili di gioco completamente differenti. Attualmente faccio statistiche per la Pallacanestro Acqualagna, che milita in Serie C Silver nelle Marche.
Perché Oklahoma City e quando è nata Thunder Matchups?
Sono un fan di OKC fin dal suo trasferimento da Seattle. Ero totalmente innamorato di questa “nuova” franchigia, dell’ambiente, dei colori, dell’energia e dell’atletismo di Russell Westbrook. Così ho iniziato a seguirli imparando a conoscere non solo i giocatori, ma anche la dirigenza, lo staff tecnico e i dietro le quinte. Thunder Matchups è nata per sentirmi ancora di più parte della community di Oklahoma City. Il problema principale era il fuso orario: non avrei potuto fare informazione se mentre io dormo, dall’altra parte dell’oceano succedono cose. Allora l’unica strada percorribile era quella delle analisi pre e post partita, visto che non esistono molte pagine che lo fanno. Ricevo messaggi da tutto il mondo che mi fanno sentire come se fossi il filo che collega i fan alla franchigia. Questo è il mio traguardo più grande: essere rispettato per l’impegno che ci metto ogni giorno e vedere la pagina che continua a crescere. Ho cercato di declinarla anche su altre piattaforme social ma Instagram sembra essere ancora il posto migliore su cui puntare.
Sembra una pagina molto made in USA, sia per grafica sia per contenuti. Sei da solo a gestirla? Quali strumenti usi?
Grazie per il complimento. Penso quotidianamente a cosa fare per migliorarne l’aspetto e a quali format introdurre. Gestisco la pagina da solo e probabilmente sarò l’unico che usa Microsoft PowerPoint per fare grafica… Nessuna fonte di ispirazione particolare a livello di contenuti, mentre dal punto di vista visual in generale ho dato un’occhiata alle altre pagine simili alla mia.
Sei mai stato contattato, fosse anche solo con un like, dai veri Thunder o da qualcuno del mondo NBA? I media specializzati ti seguono?
Sì, ho interazioni di continuo, e ovviamente è la cosa più bella. Michael Cage (ex giocatore e oggi analista tv dei Thunder, ndr) non solo risponde spesso ai miei commenti, ma sono riuscito anche a scambiarci qualche messaggio in privato. Ho fatto una piacevole chiacchierata con Nick Gallo (beatwriter dei Thunder, ndr) dopo che ha letto le mie analisi. Gabriele Stefanini, giocatore della Columbia University e ragazzo umile e speciale, posso quasi considerarlo un amico. Henri Drell è venuto a fare un’amichevole ad Acqualagna e abbiamo fatto una piccola chiacchierata. Paul Eboua, Jeramy Grant, Federico Miaschi, Matteo Spagnolo, Gabriele Procida, Corey Webster sono altri giocatori con cui ho avuto interazioni o messaggi. A volte, la pagina ufficiale degli Oklahoma City Thunder ha messo like o risposto ai commenti. Qualche giocatore di OKC visualizza le storie, ma niente di più. A livello giornalistico ho avuto contatti con Maddie Lee del giornale Oklahoman, Laura Cristaldi collaboratrice per BasketItaly.it e ora anche NeverEndingSeason.com finirà nella mia piccola lista speciale!
Con la scelta della lingua inglese punti a un pubblico mondiale. Da dove provengono i tuoi follower? In Italia c’è una community di tifosi OKC?
Esatto, ho scelto l’inglese per arrivare a tutti. Per quanto appassionati di OKC siano gli italiani, avrei comunque raggiunto un numero limitato di persone. Non ho molti follower, su 3.500 circa il 46% è americano, il restante 54% arriva da tutto il mondo, ma sul podio ho l’Italia (fin da prima dell’arrivo del Gallo), Australia, Filippine e Brasile. Coinvolgere i fan con stories e sondaggi è una delle cose più divertenti. Ultimamente su Instagram hanno aggiunto i quiz e li uso spesso per vedere le aspettative che hanno i miei follower su alcuni giocatori.
Come segui le partite? Sei mai stato a vedere la NBA dal vivo?
Mai vista una partita NBA dal vivo, non viaggio molto. La mia più grande passione insieme al basket è il motociclismo, ma nonostante abbia una moto rimango spesso nelle mie Marche, figuriamoci volare in America… Purtroppo la mia unica soluzione è NBA League Pass, perché mi permette di seguire tutte le partite di OKC all’orario che preferisco e di gestire al meglio il tempo tra il lavoro e la pagina.
Che ne pensi della crescente e ormai decisiva importanza delle analytics nella NBA e nel basket in genere? Troppo Moneyball è un rischio?
Tante cose non si vedono dalle statistiche: etica del lavoro, atteggiamento in campo, mentalità, solo per citarne alcune. Ma è anche vero che ad oggi, grazie alle statistiche avanzate e al player tracking, si riesce ad avere un quadro molto completo. Siamo in continua evoluzione e non credo che le statistiche si limiteranno a quelle disponibili oggi, ma ne nasceranno altre. Insomma, credo sia giusto costruire o modificare il gioco della squadra osservando le statistiche.
Che ne pensi del fatto che Gallinari e Paul non siano stati ceduti? Fino a quanto può essere competitiva OKC con questo gruppo in questa stagione?
Durante la regular season abbiamo il potenziale per tenere il record dello scorso anno (49-33). A ovest il campionato è molto più bilanciato e con lo stesso record potremmo essere sia sesti come lo scorso anno, ma anche quinti o settimi! Fino a dove possiamo spingerci dipenderà molto dagli accoppiamenti nei playoff. Gallinari e CP3 credo non siano stati ceduti solo per motivi contrattuali. Gallinari infatti voleva un contratto di tre anni con Miami, mentre probabilmente le squadre erano spaventate dal contratto e dall’età di CP3, nonostante stia giocando benissimo. Sicuramente con questa squadra non punti alla lottery, sono molto curioso di vedere come i Thunder si muoveranno in estate.
È difficile, secondo te, costruire un’identità forte per una franchigia ancora così giovane? Hai qualche hater tifoso dei Seattle Sonics?
Molti tifosi Sonics seguono i Thunder, per lo meno la mia pagina. Haters purtroppo tanti, ed è l’unico problema nel gestire questa pagina. Non riporto news, non “copio” contenuti dalla pagina ufficiale di OKC, io faccio analisi e spesso dico la mia su tutto quello che succede, così è facilissimo perdere follower, avere hater e tutto il resto. Ringrazio sempre chi critica nei commenti dicendo la sua e, nonostante questo, non abbandona la pagina. La franchigia, nei limiti del possibile, secondo me ha già una forte identità, come dicevo sopra purtroppo non è una località che attira superstar ma chi viene ad OKC spesso spende solo parole positive.
Obiettivi futuri di Thunder Matchups?
Porto spesso nuove idee. Durante la gestione di questa pagina ho migliorato il mio inglese quindi vedremo che confidenza riuscirò a prendere con la lingua da qui a due anni e probabilmente sperimenterò un podcast. Al momento sono felice di partecipare come “insider OKC” a quello di NBA Popcorn, l’unico podcast sulla NBA in italiano che ascolto: simpaticissimi e preparati!