A partire dalla stagione 2021-22, il pallone ufficiale NBA è Wilson. Si tratta di un ritorno: prima dell’avvento di Spalding nel 1983, l’azienda di Chicago aveva già fornito i palloni di gioco alla lega fin dai suoi albori.
Oltre alla NBA, l’accordo si estende alla G League sempre dal 2021-22, alla WNBA dal 2022 e alla stagione inaugurale della BAL (Basketball Africa League).
Le caratteristiche tecniche del nuovo pallone, come la configurazione a otto pannelli e il cuoio utilizzato, sono le stesse di quello precedente firmato Spalding. Tuttavia in situazioni come queste è stata fondamentale la collaborazione e l’approvazione dei giocatori. Nel 2006, ad esempio, fu decisivo il loro rifiuto di adottare una nuova palla in materiale sintetico.
Wilson è uno dei maggiori brand mondiali nella produzione di materiale sportivo. Ed è un’eccellenza nelle forniture per tennis, baseball, football americano, golf, pallavolo, lacrosse, oltre ovviamente al basket. Scopriamo la sua storia e approfondiamo il rapporto con la palla a spicchi.
Wilson: la storia
Il nome Wilson, a molti, ricorda quello che probabilmente è il miglior esempio di product placement nella storia del cinema. In Cast Away, film del 2000, Wilson è l’amico immaginario che il naufrago Tom Hanks si inventa per sentirsi un po’ meno solo sull’isola deserta. Un pallone da volley appunto di marca Wilson, recuperato dal relitto dell’aereo, su cui disegna occhi, naso e bocca con la mano insanguinata.
In origine, però, il nome dell’azienda era un altro. Andando alle radici di una storia iniziata oltre un secolo fa, nel 1913 nacque a Chicago la Ashland Manufacturing Company, controllata dalla Schwarzchild & Sulzberger, società operante nel settore della lavorazione carni. La Ashland produceva corde per violini e racchette da tennis, filo di sutura, scarpe da baseball e altro, utilizzando sottoprodotti di origine animale derivanti dalle attività di mattatoio.
La svolta si ebbe dal 1916, in seguito alla nomina del nuovo presidente Thomas Edward Wilson, omonimo di un altro Thomas Wilson, con la sola differenza di un Woodrow come secondo nome, che in quegli anni godeva di una certa popolarità nel ruolo di inquilino della Casa Bianca. Sotto la guida dell’intraprendente imprenditore di origini canadesi, la società conobbe un forte sviluppo, adottò il nome Wilson – la denominazione definitiva Wilson Sporting Goods arriverà solo nel 1931 – e si specializzò nella produzione di attrezzature sportive.
La crescita dell’azienda fu costante durante i decenni successivi, nel corso dei quali Wilson continuò a porsi traguardi sempre più ambiziosi sviluppando prodotti tecnologicamente innovativi e di altissima qualità, arrivando a dominare mercati come il tennis, il golf, il baseball e il football americano e costruendo impianti produttivi in varie parti degli Stati Uniti e all’estero.
Thomas E. Wilson morì nel 1958, all’età di novant’anni, mentre nel 1967 la Wilson fu acquisita dalla holding aerospaziale LTV Corporation di Dallas. Sono anni di profondi cambiamenti e nel 1970 il brand entrò a far parte del gruppo PepsiCo. Quindi, dal 1989 al 2019, Wilson è stata proprietà del gruppo finlandese Amer Sports, a sua volta acquisito dalla cinese ANTA Sports.
Wilson e il basket
Il brand Wilson nella pallacanestro è strettamente connesso alla realizzazione di palloni. Oggi, in particolare, fornisce il pallone ufficiale della NCAA, del circuito FIBA 3×3, della lega australiana NBL, dell’europea Basketball Champions League e della federazione portoghese. Inoltre, produce la palla da basket più venduta negli Stati Uniti, il Wilson Evolution.
Per quanto riguarda la NBA, il rapporto con Wilson è davvero di vecchia data e riguarda la fornitura dei palloni ufficiali per le prime 37 stagioni della lega professionistica, cioè dal 1946 – anno di nascita della BAA, poi confluita tre anni più tardi nella NBA – fino al 1983, anno dello storico titolo dei Philadelphia Sixers. In seguito Wilson ha realizzato dei palloni personalizzati con Michael Jordan. E ora, dopo oltre trent’anni, Wilson è attesa dalla grande sfida di produrre i palloni ufficiali di una NBA diventata ormai di respiro mondiale.
“Abbiamo avuto un ruolo nel basket e nella crescita di questo sport per oltre un secolo – afferma Kevin Murphy, general manager di Wilson Sporting Goods – La nostra mission è semplice: alimentare il gioco e i giocatori di oggi e domani, a livello globale. Per raggiungere questo obiettivo, lavoriamo a stretto contatto con i migliori coach, camp e squadre per sviluppare e testare prodotti che assicurino ai giocatori, in allenamento e in partita, tutti i vantaggi di cui hanno bisogno per esprimersi al meglio delle loro possibilità“.
“Ci concentriamo inoltre – conclude Murphy – sulla creazione di attrezzature ed esperienze che spingeranno il basket verso nuovi territori e ne espanderanno la crescita. La nuova partnership con la NBA è un grande passo verso il raggiungimento di questa mission. La nostra passione per il gioco e per la NBA si spinge in profondità, così come la nostra storia“.
Foto in alto: Oleksandr Osipov / Shutterstock.com
Si ringrazia l’Ufficio Stampa di Wilson Sporting Goods per la gentile collaborazione.